
Un po’ di storia…
La storia di Lubriano scorre lontano nel tempo, le sue
origini ci narrano di insediamenti preistorici, risale all’età del bronzo un
antico villaggio posto su un percorso di transumanza che dall’Appennino
conduceva al mare Tirreno, e lo confermano i resti archeologici emersi dal
territorio. Durante il periodo etrusco Lubriano faceva parte dello stato di
Volsinii, l’attuale Orvieto, di questo periodo resta testimonianza in alcune
tombe, nel tempo riutilizzate come stalle o rimesse, una strada e una rete di
cunicoli utilizzata per convogliare le acque.
La storia moderna di Lubriano la possiamo leggere attraverso
i travagli che ha subito il suo stemma, anticamente rappresentato da San
Pracolo addossato ad una quercia con in mano una verga da pastore, a
rappresentare la vocazione rurale del paese, e nell'altra un castello a tre
torri a simbolo di protezione, così come è ancora visibile negli antichi
documenti seicenteschi conservati presso l’archivio vescovile di Bagnoregio.
Durante l’epoca napoleonica e alle ridondanti espressioni di potere e di
dominio che ne conseguettero lo stemma di Lubriano divenne un’aquila imperiale
nera sotto uno sfondo rosso, così come dopo l’unità d’Italia e fino al 1891 lo
stemma ufficiale fu quello reale dei savoia, per tornare ai giorni d’oggi alle
sue più antiche e autentiche origini.
I monumenti di
Lubriano
Che siate laici o credenti, non ci si può esimere dal
conoscere la storia di un paese senza visitarne le antiche Chiese, come quella
di San Giovanni Battista, il cui nucleo più antico è quello di una cella benedettina
del IX secolo e che, nonostante i rimaneggiamenti, conserva l’atmosfera intima
e raccolta degli ambienti romanici oltre a interessanti pitture murali e tele del seicento e il simulacro del patrono San
Procolo, opera dell’artista faentino Gaetano Vitenè, o la Chiesa di Maria Santissima
del Poggio, raro esempio di architettura barocca costruita con la
partecipazione dell’intera popolazione in cui si può ammirare un antico dipinto
di Madonna con bambino, espressione della venerazione locale di molte generazione di lubrianesi.
Tra gli edifici civili da visitare ci sono sicuramente il settecentesco
Palazzo Monaldeschi, splendido esempio di barocco locale e la Torre Monaldeschi
che sorge nel punto più alto del centro storico e che rappresenta quel che
resta dell’antico castello medioevale.
Tra le iniziative culturali e naturalistiche di Lubriano
spiccano il museo e il “percorso delle acque, dei fiori, dei frutti e delle
erbe mangerecce” voluti per valorizzatore le tradizioni legate all’uso delle
erbe spontanee e dei frutti coltivati e selvatici e per catalizzare iniziative
e progetti di ricerca scientifica in ambito botanico, faunistico e
idrobiologico.


La Valle dei Calanchi
L’ambiente che circonda Lubriano è ricco di intense suggestioni
paesaggistiche, sia per la varietà della vegetazione e della fauna che lo popola
sia per il favore di un microclima
ideale per l’agricoltura che lo ripara dai venti freddi di tramontana e lo nutre
con numerose sorgenti d’acqua trasformandolo in uno scenario mutevole diviso
tra la morbidezza di una natura accogliente e generosa e la maestosità dei
calanchi che ammutoliscono l’anima con la loro solida durezza: un viaggio
emotivo tra sacro e profano, tra rassicuranti infiorescenze spontanee e
spettacolari monumenti di roccia scolpiti dal tempo ancora lontano dai grandi
flussi di turismo di massa, sempre a misura d’uomo così come i saluti
amichevoli che ci si scambia tra sconosciuti nei sentieri silvestri o come un
bicchiere di buon vino da sorseggiare in una delle osterie del borgo.
Appuntamenti da
non perdere, partendo dal profano per finire con il sacro…
Sagra della bistecca chianina: Da sempre allevata nel
territorio di Lurbiano, la razza Chianina viene celebrata con una succulenta
festa in cui la cucina diventa protagonista assoluta. Si svolge il primo week end
di Luglio.
Festa del vino della Valle dei Calanchi: si svolge nell'ultimo
week end di luglio ed è nata per celebrare gli ottimi vini prodotti nella valle
che si possono degustare e acquistare in un clima di vivace convivialità.
Sant'Antonio Abate: Festa religiosa che si celebra la domenica
successiva al 17 gennaio, giorno di Sant’Antono Abate e che vede la processione
della statua del Santo per le vie del paese con la benedizione agli animali e
la distribuzione del biscotto di Sant’Antonio.
Passeggiata nei Calanchi:
Escursione collettiva il 25 Aprile nello scenario incantato della Valle
dei Calanchi
Madonna Santissima del Poggio: festa di natura religiosa
molto sentita dalla popolazione che accorre, nel giorno dell’Ascensione, per
parteciparvi. Il parroco sceglie la “Signora”, tra le ragazze nubili del posto,
e questa, aiutata da due compagne, dovrà mantenere il tempio per un anno,
conservare un antico dipinto in casa e al suo cospetto recitare il rosario ogni
mercoledì.
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ci sei stata ?? hai foto ?? ..spero tutto ok...ciao
RispondiEliminaCiao Alberto, non ci sono stata ... ma scommetto che tu lo conosci. Foto al momento non ne ho... ma ci sto lavorando...
RispondiElimina